14 gennaio 2013

FILM AL CINEMA - "Ralph Spaccatutto" ("Wreck-it Ralph") di Rich Moore

E' proprio vero che i film d'animazione possono essere gli eredi più diretti del lascito delle avanguardie storiche, soprattutto del dadaismo e del surrealismo. Questo cartoon (il 52° ufficiale Disney) lo dimostra appieno, col suo tripudio di invenzioni fantasmagoriche che si susseguono senza sosta dall'inizio alla fine.
E' un piacere essere trasportati dal mondo ordinato di "Felix Aggiustatutto" a quello distopico di "Hero’s Duty", fino al più delirante "Sugar Rush"...innanziuttto ad un livello puramente visivo - attraverso il coinvolgimento immediato delle immagini, dei colori, del ritmo, della velocità, dell'azione - quindi anche sotto il profilo narrativo, grazie ad una vicenda che si rinnova in continuazione, non manca mai di mordente ed anzi acquisisce valore nel suo procedere, appassionando, toccando cuore ed emozioni per lasciarci infine arricchiti da un messaggio che si rivela profondo anche dal punto di vista esistenziale.
Perché in questo film si parla di ruoli e di complementarietà, di dialettica degli opposti e di accettazione del proprio destino (Felix il buono che ripara tutto e Ralph il cattivo che ogni cosa distrugge), come anche di scoperta delle proprie potenzialità al di là di ciò che sembra essere un copione predeterminato (la bambina Vanellope) e della sfida egomaniacale alle leggi del tempo (Turbo). Alcuni di questi temi li abbiamo già visti in "Megamind" di Tom McGrath (produzione Dreamworks) ma vengono qui ripresi e rielaborati in modo originale. Diverse le trovate incisive, l'ironia non manca ed il divertimento è assicurato se ci si lascia prendere la mano. Uno dei migliori cartoon digitali degli ultimi tempi.
Pier

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con Pier, Ralph Spaccatutto è un film divertente e profondo dove di nuovo (Megamind, Cenerentola e 007 nani) viene messo al fuoco il personaggio "cattivo" che vuole dimostrare a se e ai altri di poter fare diversamente da quello che altri si aspettano di lui, che può uscire dai schemi predefiniti ma allo stesso tempo accettare i suoi limiti. Anche i miei figli di 9 e 4 anni hanno apprezzato molto questo tema dove "cattivo" è anche "buono" proprio come loro, come noi tutti e non per questo deve essere giudicato o escluso.

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  2. Grazie per il contributo, Emina! E' interessante avere un feedback riguardante anche la percezione del film da parte del pubblico dei più piccoli.

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